Codici Sessuali o Corsa ad Ostacoli?
DEFINIZIONE dell’organizzazione mondiale della sanità:
“la sessualità è un bene della persona che si può vivere anche in coppia all’interno del proprio progetto di vita nel rispetto di sé e degli altri”
Partendo da questa definizione vorrei portare l’attenzione su come sia possibile scoprire e trovare nuove e più profonde consapevolezze e coerenze tra ciò che ci troviamo a vivere e ciò che poi pensiamo del nostro vissuto. Questo è sicuramente valido per ogni campo della nostra vita ma, in ambito sessuale, lo è ancora di più
Apparteniamo ad una società in cui i tabù relativi alla sessualità sono stati molti ed ancora oggi, nonostante i vissuti siano diversi, non è facile avere un confronto sereno e sincero su questo tema perché sono molte le implicazioni. La sessualità è, prima di tutto, individuale ed è uno degli aspetti fondamentali da conoscere di noi perché coinvolge il nostro corpo, la nostra mente, il nostro cuore e tutte le nostre relazioni con gli altri.
Nella sessualità troviamo tutti noi stessi: in essa si racchiude l’espressione della nostra identità e l’espressione dei nostri rapporti con gli altri; da essa emergono i rapporti costruiti con i nostri primi altri, papà e mamma, e le nostre caratteristiche nell’esprimere e dare affetto. Oltre a tutto questo la sessualità ci mette in contatto con i meccanismi del piacere, scoprirli e diventarne consapevoli richiede tempo, pazienza, sperimentazione, disponibilità e curiosità.
La sessualità non è puro istinto come si crede. Corpo e mente arrivano a fondersi nella ricerca del piacere individuale per poi fondersi nel piacere a due. Avere esperienze sessuali di qualità è quindi importante perché con esse riusciamo a capire chi siamo, cosa vogliamo e come ci rapportiamo con gli altri; esse ci aiutano a chiarire a noi stessi come l’istinto e il corpo possono armonizzarsi con la mente e la cultura a cui apparteniamo
Se l’istinto sessuale è uno dei più potenti, se non il più potente, che abbiamo, è la forza primordiale che con la sua potenza muove l’universo perché indissolubilmente legata alla vita; la sessualità è una forza vitale che la vita usa per poter vivere
Occuparsi di sessualità vuol dire quindi occuparsi di vita, di vitalità; ogni essere umano è arrivato alla vita grazie ad un atto sessuale.
La natura ha previsto una sessualità piacevole, ha previsto e preordinato organi molto sensibili. La produzione di ormoni è influenzata ed influenza la biochimica della nostra sessualità e modifica il nostro aspetto fisico ed il nostro stato emotivo. Ma anche la cultura in cui viviamo e siamo immersi ha un’influenza enorme sul vissuto che ognuno di noi ha rispetto alla sessualità, al proprio corpo e alle proprie manifestazioni affettive sia fisiche che emotive.
Nelle varie epoche e in varie culture la sessualità è stata venerata o demonizzata a seconda delle credenze e delle religioni pertanto ognuno di noi fa i conti non solo con il proprio istinto ma anche con ciò che ci viene culturalmente trasmesso
Cultura e istinto, nel nostro paese, sembrano averci fornito informazioni contrastanti, sembrano combinarsi più per dar vita ai sensi di colpa che a sereni rapporti; la forza vitale si è trasformata in tabù creando difficoltà ad un sereno sviluppo e ad una conoscenza appropriata di se stessi e delle proprie esigenze.
Per avere esperienze sessuali positive occorre “essere liberi” Questo concetto per me è fondamentale ma deve essere inteso nel senso che la persona (adulta e maggiorenne) si conosce, sa cosa vuole, e cosa le piace, rispetta la propria dignità e la dignità altrui e si comporta coerentemente con questi suoi assunti.
Conoscenza, coerenza e rispetto sono quindi le parole chiave per poter vivere sereni rapporti sessuali che ci permettono di ricercare il nostro piacere e di condividerlo con altri
La sessualità ha moltissime modalità espressive tutte diverse ma tutte rispecchiano la nostra modalità di vivere l’intimità e la nostra individualità.
La sessualità è un aspetto fondamentale del nostro rapporto con il nostro corpo, la nostra mente, il nostro cuore è da qui che deriva la nostra capacità di trasformare la sessualità individuale in sessualità relazionale, in modalità di comunicazione e condivisione
Un percorso sessuologico (sia individuale, che di coppia che in gruppo) aiuta la persona ad effettuare il passaggio tra la propria sessualità e quella con l’altro/a. Diventa importante portare la propria attenzione sulle differenze in termini di gusti e di espressioni del desiderio e del piacere arrivando a creare con l’altro/a una condivisione di piacere trascendendo giudizi e pregiudizi e accogliendo con vicendevole rispetto le reciproche esigenze. Nel confronto possiamo acquisire competenze, possiamo imparare a conoscere ciò che il nostro corpo ci chiede e la nostra mente spesso non riesce a elaborare e possiamo anche imparare a riconoscere le esigenze dell’altro, il suo bisogno di essere capito e soddisfatto senza che questo ci “tolga dignità”.
Come in ogni altro ambito della nostra vita prima di affrontare un confronto con gli alti occorre conoscere sè stessi ed essere consapevoli delle proprie esigenze e dei propri desideri.
Le differenze soggettive all’interno di comportamenti sani ( cioè privi di violenza fisica, emotiva e psicologica) portano ad esperienze sessuali positive in cui l’individuo più crescere.
La maturazione sessuale contribuisce in modo rilevante alla crescita dell’individuo, il passaggio dall’età infantile alla pubertà alla maturità è segnato in modo consistente dal vissuto e dalle esperienze sessuali; i cambiamenti fisici, le paure, il senso d’inadeguatezza, la vergogna sono vissuti affrontati da tutti noi e la loro evoluzione ed elaborazione segna in modo indelebile il nostro futuro relazionale e sessuale.
Crescendo ognuno costruisce un proprio progetto di vita ed in esso la sessualità ha un suo ruolo, un suo posto che hanno molta risonanza nelle funzioni e nei ruoli che assumiamo nella vita adulta
Il nostro essere donna, o uomo è in funzione del rapporto con la nostra sessualità, l’identità di genere è lo specchio della nostra sessualità e “dell’interpretazione” personale che ne facciamo.
Pertanto seguire un percorso sessuologico vuol dire crescere, ascoltare, capire:
- le nostre esperienze sessuali (inizialmente spesso faticose e deludenti):
- la diversa percezione di sè e del proprio rapporto con gli altri;
- le differenze che, nel tempo, avvengono anche nel vissuto individuale
per arrivare ad una maturità sessuale ed affettiva fonte di grosso piacere e serenità
La capacità di entrare in relazione con gli altri è determinata dal nostro bagaglio affettivo. Dalla nascita abbiamo acquisito un approccio affettivo e modalità d’espressione affettiva diverse e specifiche che trovano nella sessualità un loro linguaggio; il contatto fisico sperimentato da bambini ha una grossa rilevanza nella possibilità e capacità che l’adulto ha di lasciarsi andare e di lasciare che altri si prendano cura di lui, che carezze e intimità trovino espressioni spontanee e istintive.
Essere persone in grado di vivere una sessualità serena comporta aver sviluppato una certa capacità di amarsi e rispettarsi per poter cercare complicità e godimento con la stima e l’affettività altrui
Tutto questo è alla base di una terapia sessuale individuale e/o di coppia ma è anche il centro di molte riflessioni che vengono fatte in fruppi di discussione sulla sessualità
In ambito sessuale ognuno ha comportamenti propri, desideri propri che, se non nuociono a se stessi o agli altri, sono da considerarsi normali, magari non condivisibili ma normali.
L’autoerotisomo, il sesso di gruppo. il sesso occasionale anche a pagamento, l’omosessualità nelle sue diverse espressioni, fanno, dei nostri comportamenti, un gioco che definisce la nostra natura desideroso di esprimersi e di condividere se stessa.
Nella terapia sessuale quindi per superare la disfunzione portata dalla persona che chiede la terapia si effettua un’anamnesi dettagliata delle esperienze personali, dell’educazione ricevuta, delle modalità espressive della persona al fine d’inserire la disfunzione sessuale in un ambito personologico e poter costruire con la persona un percorso terapeutico individualizzato